Tor Vergata Election Day: il Consiglio d’Amministrazione

Il Consiglio d’Amministrazione è il massimo organo che presidia la gestione amministrativa, finanziaria e patrimoniale dell’Ateneo. I suoi principali compiti sono relativi, da un punto di vista contabile, all’approvazione del bilancio di previsionale e consuntivo, annuale e triennale, i quali vengono poi trasmessi al Ministero dell’Economia e delle Finanze così come al MIUR.
Tra gli altri compiti di questa tipologia, il CdA approva la programmazione finanziaria annuale e triennale dell’Ateneo, unitamente all’adozione del regolamento per l’amministrazione, la finanza e la contabilità dell’università stessa.
Questa struttura può inoltre decidere sull’entità del compenso spettanti ai membri degli organi istituzionali, fra cui il Nucleo di Valutazione.

Le funzioni di quest’organo però non si limitano a quelle di bilancio ed economiche, bensì il CdA ha forte voce in capitolo anche per questioni relative ad aspetti didattici-valutativi.
Infatti è esso che può deliberare, sentito il parere del Senato Accademico, l’attivazione o soppressione di strutture didattiche come Dipartimenti, Facoltà, Centri di Ricerca e Corsi di Studio; ed è ancora questo che ha il potere di adottare provvedimenti disciplinari per i docenti, così come può approvare o meno la chiamata dei professori all’insegnamento formulata dai relativi Dipartimenti.

Venendo alla sua composizione, il “board” è formato da undici membri: il Rettore (che lo presiede); cinque membri dell’ateneo (solitamente docenti); tre professionisti esterni e due rappresentanti degli studenti.
Alle sedute del Cda presenzia anche il Direttore Generale, che è segretario senza diritto di voto, insieme al Prorettore Vicario che lo presiede in caso di assenza o impedimento del Rettore.
I membri del CdA rimangono in carica quattro anni, a differenza dello studente il quale permane nel Consiglio per due anni soltanto, e possono essere rieletti soltanto una volta.
Infine, così come per i componenti del Nucleo di Valutazione, anche gli appartenenti a quest’organo ricevono un’indennità di carica fissata a cinquecento euro lordi per ogni seduta.

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