Stati Generali: la questione dimensionale delle PMI al centro

Il palco degli Stati Generali delle Piccole Imprese e delle Professioni

“Più della flat-tax, alle medie e piccole imprese interesserebbero interventi sulla deducibilità dei costi che sarebbe ‘sfalsata’ e sulla gestione delle banche dati. Inoltre servono politiche atte a favorire l’aggregazione di queste aziende per consentirgli di crescere in termini dimensionali perché il nanismo non paga più in termini di globalizzazione e competitività internazionale”. Questo il messaggio principale che giunge al termine della seconda edizione degli Stati Generali delle Piccole Imprese e delle Professioni, organizzati dal network Valore Impresa. Numerosissimi gli interventi provenienti dal mondo delle istituzioni, della politica e direttamente dagli imprenditori, sotto la direzione del Vice Direttore del TG5 Giuseppe De Filippi. I temi principali affrontati sono stati fisco, regole di mercato e credito.

In merito al fisco l’invito di tecnici e professionisti è stato a concentrarsi più che sulla flat tax, come già citato, su un valido sistema di deduzioni, detrazioni e agevolazioni. Non manca, quindi, la consapevolezza che per migliorare la competitività, serva un sistema fiscale che garantisca equità sia a livello sociale che imprenditoriale.

Il credito, tasto dolente e complicato al tempo di oggi se si considera una certa sfiducia dei cittadini italiani nei confronti del sistema bancario, è stato affrontato in maniera molto dettagliata con numerose proposte sul sostegno al microcredito e alle startup e con un invito urgente al miglioramento del sistema di gestione delle banche dati degli istituti finanziari. Oggi quasi il 75% delle aziende italiane non ha merito creditizio e questo è un problema gravissimo per il rilancio della nostra economia, della produzione e dei consumi. Non sono comunque mancati importantissimi cenni sulla disintermediazione finanziaria e sulla finanza alternativa quale fonte moderna di approvigionamento del credito.

Ma il tema principale, come sottolineato dal Presidente Gianni Cicero, è la questione dimensionale all’interno delle logiche del mercato globale. Il tessuto imprenditoriale italiano è composto per il 99,9% da PMI, contro percentuali molto più basse, seppur relativamente alte, nel resto d’Europa. Bisogna prendere atto di questa statistica molto significativa ma anche avere la consapevolezza che oggi il discorso “piccolo è bello” non vale più. Le imprese in questo millennio hanno bisogno, per sopravvivere e creare valore aggiunto, di innovare e cambiare volto continuativamente e di rivolgersi verso un mercato internazionale e per farlo hanno ovviamente bisogno di quantità molto elevate di capitale e di liquidità per gestire sistemi complessi. Tutti fattori che che le PMI al momento non hanno. Il piano di Valore Impresa è quello di radunare in grandi contenitori consortili migliaia di imprese per settore, al fine di permettere una crescita dimensionale e di capitale delle nostre piccole imprese che fanno fatica ad essere competitive nel mercato globale. Ma le ragioni di questo progetto non sono soltanto relative ai grandi investimenti necessari, ma anche al peso politico che le imprese acquisirebbero, permettendo di avere una voce forte e attirando le attenzioni dei partiti. Gianni Cicero ha ribadito con vigore queste necessità alle forze politiche presente in sala, esortandoli a muoversi concretamente, a concentrarsi sui fatti e sulle leggi necessarie per dare agli imprenditori italiani l’attenzione di cui c’è bisogno.

I politici sono intervenuti da sinistra a destra (Lorenzin, Siri, Ruocco, Buffagni, Borghi) con molti rappresentanti provenienti dall’attuale Governo M5S-Lega. Tutti hanno speso parole di attenzione e interesse, come al solito, verso il progetto di Valore Impresa e i tanti imprenditori presenti in sala, promettendo azioni e non parole fini a se stesse. Da notare anche il video saluto del Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani, il quale ha fatto notare la necessità che anche l’Ue, in quanto istituzione, si interessi più alle piccole attività.

Il saluto del Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani

Un altro tema appena accennato e che sarà sicuramente affrontato con maggiore attenzione da noi giovani universitari di UnInFormazione con la stessa Valore Impresa, è quello della connessione tra atenei e imprese al fine di permettere lo sviluppo di ricerca e innovazione verso il mondo privato e l’implementazione di un migliore sistema di matching tra domanda e offerta di lavoro per gli studenti al termine del loro percorso di studi. Valore Impresa ha chiuso il convegno annunciando ufficialmente la creazione di una realtà giovanile che si connetterà con le associazioni universitarie e con le istituzioni. L’invito è lanciato: a partire dal prossimo anno accademico starà a giovani e docenti aprire le porte del dialogo costruttivo.

Al seguente link tutti i contributi stampa e video dell’evento provenienti dai quotidiani economici Ansa, Fortune e AdnKronos:

https://www.networkvaloreimpresa.it/eventi/stati-generali-2018/

Sul canale Youtube dell’Ansa è invece disponibile la replica completa dell’evento, a partire dal minuto 39:30.

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