La Birmania vicina ad una svolta storica

“È troppo presto per parlare del risultato, ma credo che ne abbiate tutti un’idea.” E’ quanto detto dalla leader della Lega nazionale per la democrazia nonché premio Nobel per la pace Suu Kyi. Ma la vittoria storica appare ormai più che scontata; il partito ha conquistato ben 44 dei 45 seggi alla Camera bassa e superato abbondantemente la soglia del 67 % (il 25 % dei seggi rimane riservato alla giunta militare), arrivando in alcune zone persino all’80.

Il Presidente dell’Usdp Thein Sein ha già praticamente dichiarato la sconfitta che assume le dimensioni di una vera e propria disfatta. Ancora non è chiaro se Suu Kyi e il suo partito riusciranno ad ottenere i due terzi dei seggi in Parlamento, ma il sistema uninominale maggioritario rende molto probabile la riuscita dell’impresa considerando la maggioranza schiacciante che l’NId ha ottenuto.

Insomma, manca ormai solamente l’ufficialità del primo Governo democratico della Birmania dopo mezzo secolo di dittatura militare. Una svolta storica, una svolta democratica.

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