Italia in ritardo sui pagamenti elettronici

E’ da anni ormai che si combatte affinchè in Italia si superi il famoso limite dei pagamenti con bancomat e carta di credito. E in effetti tanto è stato fatto proprio a livello strutturale: in Italia oggi abbiamo il numero più alto d’Europa di macchinette per carte per milioni di abitanti, ben al di sopra persino della Gran Bretagna e della Francia. Soprendente diremmo, visto che tanti erano convinti che questo ritardo tutto italiano sui pagamenti elettronici dipendesse proprio dalla mancanza di strutture adeguate. Invece no, gli italiani hanno tante carte per le transazioni, 1,5 per abitante per essere precisi (fonte Corriere della Sera), ma non le usano granchè. Infatti, il numero di transazioni elettroniche effettuate in Italia è molto basso rispetto alla media europea e questo è dovuto al fatto che consumatori e commercianti preferiscono i pagamenti con carta solo quando si tratta di importi abbastanza elevati.

Ci sarebbe da chiedersi il perchè di questa nostra preferenza per il contante ma è di difficile spiegazione. La questione è indubbiamente culturale: il nostro popolo è fortemente abitudinario e tradizionalista e per far propria un’innovazione ha bisogno di molto tempo per prima metabolizzarla. Un nuovo modo di intendere la moneta  è un cambiamento molto forte che prima di completarsi ha bisogno di interventi forti e mirati. Il Governo Renzi è intervenuto in maniera contraddittoria sulle transazioni elettroniche, da una parte alzando la soglia del contante a 3.000 euro e dall’altra invece inserendo in Legge di Stabilità l’obbligo per gli esercenti di accettare pagamenti al di sotto dei 30 euro con carta o bancomat. Il premier ha dichiarato più volte che un’innovazione in questo ambito è necessaria per avere un’economia più smart, semplice e soprattutto controllata. Tuttavia se è questa, giustamente, la direzione che vogliamo prendere, le misure dovrebbero essere più forti; perchè ad esempio non optare per una detassazione a favore dei cittadini che utilizzano la carta per i propri pagamenti? Servono scelte e manovre importanti a favore di un’innovazione che apparentemente non è molto significativa, ma che in realtà avrebbe effetti positivi sulla nostra economia, specie in merito alla lotta all’evasione fiscale.

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