Delitto Dalla Chiesa: l’ordine arrivò dal Deputato Francesco Cosentino

Sono scioccanti le rilevazioni fatte da Roberto Scarpinato, Procuratore Generale di Palermo, lo scorso 8 Marzo in un’audizione tenuta davanti alla Commissione Parlamentare Antimafia. Tale audizione, inizialmente secretata, ha messo in luce dei rapporti esistenti in quelli anni tra mafia e massoneria. Diversi attentati agli esponenti della magistratura di Palermo, sarebbero stati ordinati e programmati da Matteo Messina Denaro, esponente di Cosa Nostra ma, apparentemente, fortemente legato alla P2 di Gelli insieme a Bontade e Provenzano.

Scarpinato afferma come dietro diversi attentati, tra cui quello di Dalla Chiesa (3 Marzo 1982), ci fossero interessi ben più forti e superiori della semplice malavita. Ancora una volta ricorrente, quando si parla di delitti di Stato, è il nome di Giulio Andreotti che, da quanto emerge, pareva temere fortemente l’operato incorruttibile del Prefetto Dalla Chiesa. Il mandante del delitto pare però essere, secondo quanto rivelato, il massone democristiano ed esponente della P2 Francesco Cosentino, subalterno del “divo” Andreotti.
Pare ormai assodato che, l’ordine di eliminare Dalla Chiesa in quel di Palermo, arrivò direttamente da Roma.

FONTE: Il Fatto Quotidiano

 

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