Gazprom blocca le forniture di gas all’Ucraina

La Russia continua ad essere al centro del dibattito geopolitico su più fronti. Non bastava la Siria, il jet abbattuto dai turchi e il rapporto scomodo con le Nazioni Unite, tornano ora pesantemente in scena le tensioni con l’Ucraina. Alcuni giorni fa si è verificato un blackout elettrico in tutta la Crimea, penisola che, nonostante l’annessione alla Russia, dipende ancora per il 70 % del suo fabbisogno dall’Ucraina. Il premier Vladimir Putin ha puntato il dito contro i suoi vicini accusandoli di aver fatto saltare in aria due tralicci di alta tensione nella regione di Kherson. Il problema elettrico del piccolo territorio verrà risolto dal leader russo, il quale ha dichiarato che entro il 20 Dicembre sarà pronta la prima linea elettrica diretta dalla Russia alla Crimea.

Nel frattempo però i cittadini del territorio vivono in una situazione insostenibile. Una vera e proprio offensiva quella ucraina che non è passata di certo inosservata e che ha irrimediabilmente sconvolto la precedente situazione di stallo tra i due Paesi confinanti. Non si è fatta attendere infatti la risposta di Mosca con il blocco delle consegne di gas dal colosso russo Gazprom a Kiev per non aver rispettato gli accordi precedenti di pagamento anticipato delle forniture. Inevitabili saranno i danni per i cittadini ucraini e indirettamente anche per l’intera Europa; l’Ucraina è una zona vitale per il trasferimento del gas alle più importanti nazioni europee. La situazione quindi rischia di degenerare nuovamente se non ci sarà un altro accordo tra Gazprom e il Governo di Kiev.

Concentrati sui crimini dell’Isis e sul pericolo terrorismo abbiamo per un po’ dimenticato la situazione complicatissima tra due grandi Paesi e che nonostante gli apparenti interventi dei leader europei e degli USA, appare più complicata che mai. Putin sembra sempre più solo nella sua battaglia. Sarà forse il Dragone Rosso l’unico suo vero alleato da un punto di vista economico e politico? Lo scenario geopolitico mondiale è sempre più complicato.

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