20 Aprile 1964: Il Primo Vasetto di Nutella

Oggi i ghiottoni più irriducibili possono festeggiare il 56esimo compleanno del vasetto più amato al mondo! Infatti il primo vasetto di Nutella in assoluto uscì il 20 aprile del 1964 dalla fabbrica di Alba (provincia di Cuneo), ottenendo sin dall’esordio un successo strepitoso e folgorante.

alt="Nutella-World"
Foto tratta dal Libro “Nutella World” di Gigi Padovani.

Nutella Story – Family Business

Il sito della Nutella ci racconta che “..in principio, NUTELLA® è stata creata per rimediare alla scarsità di cacao dopo la Seconda Guerra Mondiale. Pietro Ferrero, un pasticcere piemontese, ha l’idea di creare una pasta dolce con nocciole, zucchero e il poco cacao disponibile a quel tempo. Le dà la forma di un panetto, in modo da poterla tagliare e gustare su una fetta di pane, e la battezza “Giandujot“, dal nome di una celebre maschera del carnevale torinese. Il 14 maggio 1946 viene fondata ufficialmente la ditta Ferrero.”

In realtà sembrerebbe che il gianduia abbia preso piede in Piemonte principalmente per una questione economica. Infatti nel dopoguerra le tasse sull’importazione dei semi di cacao rendevano il cioccolato convenzionale praticamente un bene di lusso. Pietro Ferrero scelse per i suoi dolci la base di nocciola proprio per mantenere basso il prezzo del suo prodotto. In fin dei conti l’area delle Langhe è nota proprio per la produzione di nocciole.

In seguito, nel 1951, a Pietro Ferrero viene l’idea di introdurre una crema spalmabile in sostituzione del Giandujot che, comprendendone il potenziale, venne battezzata come la “SuperCrema”, ossia “l’antenata della famosa Nutella®.

alt="Gianduiot-Supercrema-antenati-celebre-vasetto"
Dal Gianduiot alla SuperCrema del 1946

La Seconda Generazione

Nelle aziende a conduzione familiare possiamo identificare la seconda generazione con i figli che prendono in mano l’azienda, portatori di nuove visioni e di innovazione. Michele, figlio di Pietro, aveva visto l’azienda del padre crescere e riconosceva nella Supercrema il prodotto di punta su cui scommettere. Ma decise che fosse necessario un restyling, a partire da un nome molto più evocativo. Secondo il Corriere della Sera, una notte che si trovava a Francoforte, forse preso da dilemmi imprenditoriali, non riusciva proprio a dormire. Così decise per una passeggiata notturna. Al ritorno trovò la moglie che lo aspettava. Le propose il nome Nutella “..Nut come nocciola ed Ella come lei, la Crema”. La moglie, entusiasta del nome, approvò.

Michele rivoluzionò completamente il prodotto: per aumentarne la spalmabilità migliorò la ricetta derivante dalla Supercrema, inoltre aggiunse più cacao per differenziarla dal Giandujot del padre. Anche l’etichetta venne rivista, trasformandosi nella celebre fetta di pane con spalmata sopra la Nutella su sfondo bianco, un immagine semplice per richiamare un prodotto semplice. Infine scelse che il vasetto avesse una forma riutilizzabile come bicchiere, in omaggio ai consumatori di Nutella che potevano in questo modo collezionarli e reimpiegarli.

Con queste idee nel 1963 Michele Ferrero ne registrò il nome ed il logo, deciso ad invadere il mercato europeo, partendo dal primo vasetto venduto in Piemonte nel 1964, conquistando successivamente la Germania nel 1965 e la Francia nel 1966, divenendo negli anni la crema spalmabile più diffusa al mondo.

alt="pubblicità-Nutella-1966"
Vecchia pubblicità del 1966.

Il Gruppo Ferrero Oggi

Secondo Starting Finance “Oggi il Gruppo Ferrero ha un fatturato di oltre 10 miliardi di euro, si compone di 94 società consolidate a livello mondiale, di un organico di 35.000 dipendenti, e con 25 stabilimenti produttivi vanta la presenza dei suoi prodotti in oltre 170 paesi.” Addirittura l’Ocse (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) nel report Mapping Global Value Chains del 2013 la definiva come “un paradigma della catena di valore nell’agrifood“. Secondo Greenpeace Ferrero non solo si impegna nella riduzione dell’utilizzo dell’olio di palma nella sua filiera, sviluppa sistemi di tracciabilità e di certificazione credibili e dal 2018 ogni 6 mesi aggiorna l’elenco dei mulini e dei produttori da cui si rifornisce, facendo della trasparenza uno dei suoi maggiori punti di forza.

Secondo Giorgio Gaber «Se la cioccolata svizzera è di destra, la Nutella è ancora di sinistra.»

Ultimi articoli

Lascia un commento

Ti piacerebbe scrivere per il nostro blog?

Contattaci per entrare a far parte della redazione di UIF