Tess: il nuovo telescopio della Nasa

LANCIATO TESS: IL NUOVO TELESCOPIO DELLA NASA ALLA RICERCA DI ESOPIANETI

 TESS (Transiting Exoplanet Survey Satellite) ha abbandonato la base di lancio di Cape Canaveral per analizzare lo spazio al di fuori del sistema solare, alla ricerca di esopianeti.

TESS è un telescopio spaziale progettato nell’ambito del programma Explorer della NASA e realizzato dal MIT (Massachussetts Institute of Technology). Grande come un comune frigorifero e dotato di quattro potentissime telecamere, è il primo telescopio della NASA ad essere lanciato nello spazio con un Falcon 9, un razzo costruito da SpaceX, l’azienda privata di Elon Musk.

Il “cacciatore di pianeti” è considerato come l’erede del telescopio Kepler, il quale sta per “andare in pensione”, avendo quasi terminato il carburante che gli permette di eseguire le manovre necessarie alla ricerca.

Entrambi i satelliti utilizzano il metodo dei transiti, ovvero rilevano i pianeti mentre transitano di fronte ad una stella principale: la luce della stella subisce una leggera diminuzione, la quale è però captabile da potentissime telecamere.

Durante i nove anni di attività, Kepler ha esaminato solo una frazione di cielo, nell’arco di due anni, TESS dovrebbe analizzare gran parte della volta celeste, esaminando duecentomila tra le più brillanti stelle visibili, molte simili al nostro Sole.

Secondo una simulazione della NASA, nei suoi primi anni di attività, potrebbe identificare tra i duemila ed i tremila pianeti, di cui cinquecento simili alla Terra. Il satellite infatti, oltre a rilevare l’esistenza dei pianeti, può identificarne le caratteristiche principali, quali massa, dimensione, orbita e caratteristiche dell’atmosfera, se presente.

Il Falcon 9 utilizzato è stato recuperato dopo il lancio e fatto atterrare su una piattaforma nell’oceano. Nelle prossime settimane invece, i propulsori di TESS si attiveranno per spingere il telescopio in un’orbita molto ampia intorno al nostro pianeta, che gli permetterà di effettuare un giro completo della Terra in 13.7 giorni. Raggiunta la corretta distanza, TESS impiegherà sessanta giorni per mettere a punto le attrezzature prima di iniziare la sua osservazione. I primi dati dunque, dovrebbero arrivare a giugno, anche se ci sarà bisogno di qualche altro mese per analizzarli e renderli pubblici.

Il lancio di TESS rappresenta, secondo J. Volosin, direttore del progetto, un passaggio chiave tra ciò che conosciamo riguardo agli esopianeti e ciò che andremo ad apprendere, nella speranza di identificare un giorno, nei prossimi decenni, le potenziali condizioni per l’esistenza al di fuori del sistema solare.

 

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