CINEMA: Notte degli Oscar, finalmente DiCaprio e… Ennio!

Successone anche per Mad Max di Miller, miglior film a Spotlight, bis di Iñarritu alla regia e consacrazione di Brie Larson come miglior attrice

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Ieri notte, o meglio nel nostro primo mattino di oggi, sono stati assegnati i premi Oscar del 2016.

La cerimonia non ha deluso le attese, ciò che i grandi fan del cinema aspettavano da anni e anni è finalmente accaduto: Leonardo DiCaprio porta a casa la sua prima statuetta d’oro dopo 6 nomination.
Non è però il primo caso di Oscar “ritardatario”; anche Al Pacino, ormai icona cinematografica vinse la sua prima statuetta all’età di 52 anni, dopo una serie di capolavori non riconosciuti.
L’attore Statunitense, prossimo ai 42 anni, viene premiato per l’incredibile prestazione come attore protagonista nel film Revenant, realizzato dal regista messicano Alejandro Gonzalez Iñarritu, anch’egli a premio per la miglior regia per il secondo anno consecutivo, un record.

Ma torniamo a Leo, che giustamente merita una menzione speciale.
Probabilmente non viene incoronato per la sua prestazione migliore (vedi The Aviator, The Wolf Of Wall Street, Buon compleanno Mr. Grape e Django, dove  addirittura non è nemmeno stato nominato), ma parliamo sicuramente di una prestazione mai vista nel cinema di oggi.

In Revenant – Redivivo, DiCaprio interpreta Hugh Glass, un cacciatore abbandonato in fin di vita e derubato del proprio figlio dalla sua compagnia dopo essere stato sbranato da un orso. Comincia così’ l’odissea della lotta contro la morte, la sete di vendetta che spinge l’uomo  alla sopravvivenza immersi in un ambiente ostico, freddo e desolato come le foreste innevate della Columbia Britannica.
La sua prestazione ha davvero dell’incredibile se pensiamo che stiamo parlando di un attore e non di un esperto di sopravvivenza che fa di queste imprese uno stile di vita.
Ha spinto il proprio fisico a dei limiti che avrebbero potuto costargli caro; a testimonianza di ciò la reale bronchite che caratterizza la sua tosse nel film, causata probabilmente dalle riprese effettuate a -40 gradi, spesso con pochi vestiti addosso. L’abbiamo visto poi mangiare fegato crudo e dormire all’interno di una carcassa animale durante una tempesta di neve, e tutto questo non è frutto di effetti speciali, ma è semplicemente quello che il 42enne americano ha fatto.
Fattori che han fatto sì che l’amatissima icona del cinema si prendesse molto più che un ruolo da protagonista nel capolavoro di Iñarritu.

Come già detto però, la superba prestazione di Leo non è la migliore della sua carriera, seppur sia sicuramente la più provante.
E’ stato senza dubbio il migliore quest’anno sì per merito ma anche per mancanza di vera concorrenza: Redmayne (Danish Girl) non ha mantenuto gli altissimi livelli raggiunti lo scorso anno ne La Teoria Del Tutto, film con cui vinse la statuetta, forse penalizzato da una sceneggiatura superficiale ma va comunque detto che l’ipotesi di un bis al miglior attore avrebbe avuto davvero del clamoroso.
Fassbender è stato sì fenomenale in Steve Jobs, ma parliamo sempre e comunque dell’interpretazione di un personaggio realmente esistito e quindi facilmente opinabile. Rimangono un Matt Damon del non indimenticabile The Martian e un Bryan Cranston che non ha potuto godere del risalto meritato in Trumbo.
In conclusione, comunque, ci auguriamo che questo non sia un punto di arrivo per Leonardo DiCaprio e che ci continui a deliziare con le sue interpretazioni mastodontiche, degne sicuramente di etichettarlo come uno dei migliori attori di sempre.

Per gli altri riconoscimenti, un altro “finalmente” lo possiamo esclamare per il premio alla miglior colonna sonora  assegnato al nostro maestro Ennio Morricone, che per decenni ha regalato magie indimenticabili alle nostre orecchie senza essere mai riconosciuto se non per l’Oscar alla carriera. 
Sono state le musiche realizzate per l’ottavo capitolo di Quentin Tarantino Hateful Eight a farlo salire sul palco a ringraziare direttamente nella nostra madrelingua, il che non può non essere motivo d’orgoglio. Grazie Ennio!

Il miglior film va a Il Caso Spotlight, un thriller dal tema delicatissimo di Thomas McCarty che racconta l’indagine avvenuta su un sacerdote che ha abusato per circa trent’anni di numerosi giovani.
Battuta la concorrenza di Revenant, La Grande Scommessa, Il Ponte delle Spie, Brooklyn, Mad Max, The Martian e Room.

Il premio miglior attrice protagonista ci ha dato modo di conoscere meglio la 27enne Brie Larson, che in Room interpreta una madre incaricata di far conoscere il mondo al proprio figlio, che di esso non sa proprio nulla: non è mai uscito dalla stanza in cui lui e sua madre sono tenuti sotto sequestro dal “Vecchio Nick” che rapì la donna sette anni prima.

Alla miglior regia abbiamo il clamoroso bis di Alejandro Gonzalez Iñarritu.
Il regista messicano grazie al suo ennesimo capolavoro, Revenant, riesce a confermarsi uno dei migliori registi di oggi dopo aver vinto lo scorso anno con un fenomenale Birdman, con cui vinse anche miglior film. Piani sequenza lunghi, dinamici e mai fini a se stessi non sono mai stati realizzati così bene.

Ecco tutti i riconoscimenti:
Miglior Film: Il Caso Spotlight di Tom McCarthy
Miglior Regia: Alejandro Gonzalez Iñarritu (The Revenant)
Miglior Attore protagonista: Leonardo DiCaprio (The Revenant)
Miglior Attrice Protagonista: Brie Larson (Room)
Miglior Attore non protagonista: Mark Rylance (Il Ponte delle Spie)
Miglior Attrice protagonista: Alicia Vikander (The Danish Girl)
Miglior Secenggiatura originale: Tom McCarty e Josh Singer (Spotlight)
Miglior Sceneggiatura non originale: Charles Randolph e Adam McCay (La Grande Scommessa)
Miglior Film straniero: Il Figlio di Saul (Ungheria) di Làzlò Nemes
Miglior Film d’animazione: Inside Out di Pete Docter e Ronnie del Carmen
Miglior Fotografia: The Revenant
Miglior Scenografia: MadMax
Miglior Montaggio: MadMax
Miglior Canzone: Writing’s On The Wall – Jimmy Napes e Sam Smith (Spectre)
Migliori Effetti Speciali: Ex Machina
Miglior Sonoro: MadMax
Miglior Montaggio Sonoro: MadMax
Migliori Costumi: MadMax
Miglior Trucco: MadMax
Miglior Documentario: Amy di Asif Kapadia
Miglior Corto Documentario: A Girl In The River: The Price Of Forgiveness
Miglior Corto: Stutterer
Miglior Corto d’animazione: Bear Story

 

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