Il Governo italiano al lavoro per una web tax sui colossi di internet

Il Ministero dell’Economia italiano e alcune commissioni parlamentari sono al lavoro, da qualche tempo, per implementare  una web tax per le grandi multinazionali del web. L’idea del Ministro Padoan è di inserire la nuova tassa  in Italia e proporla, contemporaneamente, al tavolo del G7 dei ministri delle finanze dell’Unione Europea.

Il modus operandi provvisorio è di inserire un apposito emendamento all’interno della “manovrina” che correggerà i conti pubblici di quest’anno. Secondo le stime del Tesoro la web tax dovrebbe produrre un gettito in entrata per le casse dello Stato che si aggira intorno ai 5 miliardi di euro annui. La versione sarebbe inizialmente in versione soltanto provvisoria e, dunque, non avrebbe effetto obbligatorio ma volontario. Sarebbero le stesse web company a doversi riconoscere tali e operanti nel nostro Paese, accettando quindi di pagare l’Iva sulle transazioni e tutte le tasse previste sui profitti. Chi non dovesse “dichiararsi”, si esporrebbe, ovviamente, al rischio di eventuali controlli e indagini che potrebbero avere effetti sanzionatori per la compagnia.

In attesa che l’Ue si pronunci in maniera decisa sulla tassazione ai colossi del web, questo appare certamente come un passo importante del nostro Paese verso un’uguaglianza contributiva.

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