Lombardia, arrestato vicepresidente della Regione

Un assessore regionale alla salute speculava sulla salute dei malati fino al punto di pilotare una gara d’appalto del valore  di 11 milioni di euro per l’affidamento del servizio di trasporto dei dializzati. Mario Mantovani, vicepresidente della Regione Lombardia ed ex assessore alla Salute della giunta Maroni è stato ieri arrestato insieme al suo braccio destro, Giacomo Di Capua, e all’ingegnere del Provveditorato Interregionale Opere pubbliche per Lombardia e Liguria, Angelo Bianchi. Corruzione, concussione e turbativa d’asta i reati ipotizzati a vario titolo dal procuratore aggiunto di Milano, Giulia Perotti.

Tra gli indagati anche il leghista Massimo Garavaglia, attuale assessore all’Economia della Regione Lombardia, che avrebbe agito insieme a Mantovani per truccare la gara d’appalto per l’affidamento del servizio di trasporto di soggetti nefropatici sottoposti al trattamento dialitico per un periodo di 24 mesi.

Nella nota della Procura della Repubblica si legge che i fatti contestati, sono stati “commessi a Milano tra il 6 giugno del 2012 e il 30 giugno del 2014” quando Mantovani era senatore della Repubblica e sottosegretario di Stato, sindaco di Arconate e ovviamente assessore della salute nella Regione Lombardia.

Maroni è ora ovviamente indagato e numerose e immediate sono state le pressioni delle opposizioni, in particolare dei 5 stelle che chiedono le dimissioni del Presidente della Regione e stanno preparando una mozione di sfiducia.

Mantovani avrebbe dovuto aprire proprio poco dopo il suo arresto, l’apertura della “Giornata della Trasparenza” a Palazzo Lombardia. Un evento all’insegna dei principi di trasparenza, legalità e integrità. Quando si dice l’ironia della sorte…

Roma, dunque, non è più sola nei suoi scandali di malaffare. Milano e la Lombardia non sono certamente nuove a problemi di illegalità nel sistema politico. Regna ora, nonostante le smentite di sponda leghista, una certa insicurezza nella giunta regionale lombarda e avanzano le ipotesi di uno scioglimento dopo quello del comune di Roma. Ciò che è certo è che le illegalità del sistema politico nostrano stanno dilaniando il Paese dall’interno e verso l’esterno, con la reputazione dell’Italia sempre più distrutta. Il Governo ha l’obbligo di intervenire e di trovare misure adeguate contro il dilagare della criminalità all’interno della politica.

Ultimi articoli

Lascia un commento

Ti piacerebbe scrivere per il nostro blog?

Contattaci per entrare a far parte della redazione di UIF