Italia in crescita, ma il distacco è ancora grande

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Riviste al rialzo le stime di crescita del nostro Paese che dovrebbe registrare una crescita del Pil dell’1,4% nel 2017 e dell’1,2% nel 2018. L’Ocse segnala una crescita dei consumi privati e degli investimenti fissi, grazie ad un leggero incremento dell’occupazione e agli incentivi fiscali, mentre rimangono statici i dati sull’erogazione di credito bancario alle società.

Per quanto riguarda invece il Pil mondiale, l’aumento dovrebbe aggirarsi intorno al 3,7% per l’anno corrente. Importante notare come la crescita globale stia diventando sempre più corale tra i vari paesi e continenti, anche se l’Europa rimane ultima della fila (+2,1% nel 2017 e +1,9 il prossimo anno).

Sembra intravedersi quindi la luce in fondo al tunnel della stagnazione, anche se è opportuno attendere il momento in cui, le banche centrali europea e americana, ritireranno la liquidità in circolo dagli anni di espansione monetaria (quantitative easing).

Il Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan dichiara come la crescita italiana sia al di sotto della media europea per via della bassa produttività. L’invito, dunque, è sempre il solito: riforme strutturali, investimenti e incentivi fiscali per accelerare lo sviluppo del sistema-Paese.

FONTE: Ocse

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