PIL Italia, terzo trimestre +0,2%

Le rilevazioni dell’Istat ci mostrano un’Italia che cresce ma ancora con grande fatica. Il nostro PIL è cresciuto dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,8% rispetto al terzo trimestre del 2014. Per il momento la variazione tendenziale annuale si attesta ad un + 0,6%, in attesa delle rilevazioni sull’ultimo trimestre. La crescita pare dunque essere in questo momento al di sotto delle attese del Mef, il quale però continua a sostenere che l’Italia è ancora in corsa per raggiungere l’obbiettivo del + 0,9% che era stato prefissato.

Crescono in maniera abbastanza sostenuta i consumi pubblici e privati e in particolare il dato più importante è la crescita tendenziale dell’1,1% dei consumi delle famiglie. Un dato importante che dimostra il fatto che i cittadini italiani hanno ritrovato un minimo di fiducia. Notizie negative arrivano invece dal saldo import/export che vede un incremento delle importazioni e un piccolo calo delle esportazioni.

Capitolo lavoro: la disoccupazione tocca il minimo dal 2012 arrivando all’11,5%. Boom totale degli occupati over 50 (+ 900mila) a dimostrazione, secondo il Ministro dell’Economia Padoan, che il Jobs Act sta funzionando e sta avendo effetti molto positivi oltre che sull’occupazione, sul miglioramento della qualità del lavoro. Probabilmente è vero, la riforma del Governo Renzi sta dando più stabilità a quei padri di famiglia che prima non la avevano, ma di certo la manovra non sta dando gli effetti desiderati sui giovani e, in generale, sull’occupazione. A Ottobre infatti, secondo calo congiunturale consecutivo degli occupati (- 0,2%) al fronte di una crescita tendenziale nel 2015 dello 0,4% e ulteriore aumento della disoccupazione giovanile che è ormai giunta quasi al 40%. Continua a preoccupare anche il continuo aumento degli inattivi, dimostrazione della rassegnazione di molte persone, specie giovani, di fronte ad un mercato del lavoro in serissima difficoltà.

Il Presidente del Consiglio Renzi tuttavia, invita a non perdere l’ottimismo e continua a sostenere l’obbiettivo del + 0,9% del PIL su base annua. I segnali, è vero non sono negativi ed è ormai chiaro che l’Italia si stia avviando verso la fase di ripresa, ma l’impressione è che quanto fatto dal Governo in termini di riforme sul lavoro, non sia sufficiente per tornare a parlare di crescita, quella vera. Urge una manovra seria sulla tassazione sul lavoro, vero crucio della nostra economia.

FONTE:Il Sole 24 Ore

Ultimi articoli

Lascia un commento

Ti piacerebbe scrivere per il nostro blog?

Contattaci per entrare a far parte della redazione di UIF