CEO di Renault Nissan arrestato a Tokyo

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Carlos Ghosn è il presidente e Amministratore delegato del gruppo Renault-Nissan. Lunedì 19 novembre è stato arrestato dalle autorità giapponesi con l’accusa di aver mentito riguardo il proprio salario e aver truffato il fisco.

Secondo il quotidiano “Asahi Shimbun” il manager avrebbe “ritoccato” il report finanziario di 5 miliardi di yen (38.8 milioni di Euro). Ad aiutarlo nell’operazione il Direttore generale della Nissan Greg Kelly, anch’esso arrestato nell’operazione.

Gli Inizi tra Francia e Americhe

Nato in Brasile il 9 marzo 1954 Ghosn si laurea in Ingegneria alla prestigiosa École polytechnique di Parigi. Nel 1978 perfeziona i suoi studi sempre nella capitale francese alla École des mines. Sarà proprio il 1978 l’anno della svolta per il brasiliano che entra nel settore automotive con l’assunzione in Michelin France. Nel 1985 invece torna nel suo Brasile come responsabile per il Sud America e cinque anni dopo diventa CEO di Michelin North America.

Il salvataggio Nissan e la scalata al gruppo

Nel 1996 il Manager si trasferisce in casa Renault e nel 99′ viene scelto come uomo della salvezza per risollevare le sorti di Nissan. In quegli anni il brand giapponese viveva una profonda crisi che lo portò a vendere una quota considerevole alla compagnia francese. Nominato nuovo COO (Direttore operativo) promette di dimettersi qualora non avesse risollevato l’azienda in 3 anni. Ghosn in neanche un anno fa tornare in positivo la Nissan. Il Manager brasiliano in meno di un anno è riuscito a ribaltare una situazione di 6 miliardi di passività annuale in 2 miliardi di attività. Questo anche grazie allo smantellamento della vecchia gestione e all’assunzione di manager da Francia e Stati Uniti.

Nel 2001 diventa CEO di Nissan e le sue capacità lo spingono sempre più in alto nelle gerarchie della casa madre. A maggio 2005 Viene nominato CEO di Renault e diventa il primo manager ad essere contemporaneamente Amministratore delegato di due società inserite nella Fortune 500 del Times.

Nel 2008 e 2009 diviene rispettivamente Presidente di Nissan e Renault e a questo aggiunge la nomina nel 2016 alla medesima carica alla Mitsubishi Motors di cui viene rilevato il 34% del pacchetto azionario.

Struttura “Alliance 2022”

Rischi e Futuro

L’arresto di Ghosn ha immediatamente provocato un cataclisma all’interno dell’universo Nissan-Renault con i titoli delle tre case automobilistiche crollati a picco. Renault più di tutte in sofferenza con una perdita dell’8,43% nella giornata di lunedi, seguono i titoli giapponesi che al momento della stesura dell’articolo hanno perso il 6,85% (Mitsubishi) e il 5,45% (Nissan).

Dalle parole dell’attuale CEO di Nissan, Hiroto Saikawa, il licenziamento del Brasiliano dovrebbe essere confermato in un meeting il 22 novembre. Se quest’ultima notizia può sembrare scontata è meno scontato il futuro che attende l’alleanza Franco-giapponese che Ghosn ha portato ad essere il primo gruppo automobilistico al mondo e che avrebbe dovuto guidare fino al 2022 attraverso un percorso di innovazione e crescita.

 

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